La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani riconosce l'istruzione come un diritto fondamentale, essenziale per lo sviluppo della personalità e per promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Tuttavia, l'istruzione non deve essere limitata all'ambito scolastico: essa rappresenta un mezzo attraverso il quale ogni individuo può esprimere sé stesso, dialogare con il mondo e contribuire al bene comune e alla felicità collettiva. Pertanto, lo Stato ha il dovere di rispettare e proteggere la libertà educativa, riconoscendo l'istruzione non solo come un diritto, ma anche come una scelta personale e familiare.
Ogni essere umano possiede una dignità intrinseca e diritti inalienabili che ne garantiscono la libertà e l'uguaglianza di fronte alla legge.
Lo Stato deve:
a) Promuovere sistemi educativi che valorizzino la dignità umana, riconoscendo l'unicità di ogni individuo e adottando un approccio educativo personalizzato;
b) Salvaguardare la libertà di istruzione come espressione della dignità umana, permettendo a ciascuno di scegliere il percorso educativo più adatto al proprio sviluppo.
L’interesse superiore del bambino è la principale considerazione in tutte le azioni che lo riguardano. Si presume che i genitori agiscano in conformità con tale interesse fino a prova contraria.
Lo Stato deve:
a) Assicurare che tutte le istituzioni educative e sociali rispettino la dignità dei bambini, mettendo al centro il loro benessere e la loro crescita personale;
b) Evitare l'imposizione di modelli educativi standardizzati che ignorano le esigenze individuali dei bambini;
c) Proteggere i metodi educativi che rispettano e valorizzano l'educazione personalizzata.
La famiglia è l'unità fondamentale della società e ha un ruolo insostituibile nell'educazione dei figli.
Lo Stato deve:
a) Rispettare e sostenere il ruolo della famiglia nell’educazione e nella crescita dei figli;
b) Intervenire nelle dinamiche familiari solo quando vi è una comprovata violazione dei diritti dei bambini e dopo un giusto processo legale;
c) Riconoscere e proteggere il diritto dei genitori di scegliere il tipo di istruzione da impartire ai propri figli.
Lo Stato deve mantenere un atteggiamento imparziale, rispettando la libertà delle famiglie di definire i propri valori filosofici, morali e religiosi.
Lo Stato deve:
a) Rispettare il ruolo unico dei genitori nella trasmissione dei valori morali e religiosi ai propri figli;
b) Evitare qualsiasi forma di discriminazione basata sulla religione, sul credo o sulla filosofia di vita;
c) Riconoscere il diritto all'obiezione di coscienza quando una norma generale entra in conflitto con i valori fondamentali della famiglia.
Ogni individuo e gruppo ha il diritto alla propria identità etnica, culturale e religiosa.
Lo Stato deve:
a) Rispettare e proteggere la diversità delle identità etniche, culturali e religiose;
b) Riconoscere che ogni essere umano ha il diritto di vivere in pace secondo la propria identità e i propri valori;
c) Considerare l’educazione come parte integrante della trasmissione culturale, garantendo alle famiglie la massima libertà educativa.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione.
Lo Stato deve:
a) Non interferire nella libertà di pensiero, coscienza e religione, salvo nei casi stabiliti dalla legge e solo quando necessario per proteggere la sicurezza pubblica e i diritti degli altri;
b) Proteggere il diritto dei genitori di organizzare la vita familiare secondo le loro convinzioni religiose e morali e di scegliere l'istruzione per i propri figli.
Ogni individuo ha il diritto di vedere rispettata la propria cultura.
Lo Stato deve:
a) Non ostacolare la trasmissione del patrimonio culturale presente e futuro;
b) Non impegnarsi in processi di assimilazione forzata tramite la frequenza obbligatoria a scuole statali o altre misure imposte dallo Stato;
c) Rispettare e proteggere la libertà di seguire uno stile di vita e un metodo educativo che promuova i propri valori culturali.
diritti dei genitori sono diritti fondamentali derivanti dal semplice fatto di essere genitori.
Lo Stato deve:
a) Riconoscere che l’esercizio libero dei diritti dei genitori è necessario per proteggere i veri diritti e interessi del bambino e per mantenere la diversità educativa in una società libera e pluralistica;
b) Rispettare e proteggere il diritto dei genitori di scegliere il tipo di istruzione da impartire ai propri figli, compresa l’istruzione parentale;
c) Assicurare che le scelte educative dei genitori siano rispettate e supportate dallo Stato, garantendo che non siano soggette a restrizioni indebite.
Tutti hanno diritto all'istruzione.
Lo Stato deve:
a) Distinguere chiaramente tra istruzione obbligatoria e frequenza scolastica obbligatoria;
b) Non preferire la frequenza obbligatoria a scuole statali, rispettando la libertà educativa delle famiglie;
c) Garantire che le famiglie e i bambini non siano soggetti a oneri o restrizioni aggiuntive nell'esercizio della libertà educativa.
Il diritto all'istruzione parentale è un diritto fondamentale delle famiglie, dei bambini e dei genitori.
Lo Stato deve:
a) Riconoscere esplicitamente nella legislazione interna il diritto di tutti i genitori di scegliere liberamente l’istruzione parentale per i propri figli;
b) Rispettare e proteggere la libertà dei genitori di scegliere l’approccio pedagogico nell’istruzione parentale;
c) Prevenire qualsiasi discriminazione riguardo all’accesso all’istruzione superiore e all'occupazione a causa della scelta dell’istruzione parentale.
Questi principi riaffermano la centralità dell'individuo, della famiglia e della libertà educativa in una società giusta e libera. Riconoscere e rispettare tali diritti è essenziale per costruire un futuro in cui ogni persona possa esprimere pienamente il proprio potenziale e contribuire al benessere collettivo.
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